Dalle 9.00 di mercoledì 9 maggio alle 19 di venerdì 31 maggio si è svolta in forma telematica l’Assemblea Annuale del Centro che alla fine del mandato triennale prevedeva anche il rinnovo degli organi elettivi.

L’Assemblea ha visto l’unanimità dei consensi per la rielezione del Direttore Scientifico nel nome della Prof. Gabriella Valera, del Presidente nella persona del  Dr. Franco Rota e del Consiglio direttivo, già costituito dai dr. Milena Lazic, Dario Castellaneta e Fabio Corigliano, e con la nuova nomina del Prof. Maurizio Merico dal cui contributo di lavoro e competenza il Centro trarrà grande beneficio. Al Prof. Merico un grazie per avere accettato l’incarico e a tutti per avere rinnovato le loro disponibilità.

L’assemblea ha votato la relazione scientifica del Direttore valutando positivamente il lavoro del triennio 2016-2019 e si è espressa concorde su alcune linee guida per le azioni da realizzare durante il 2019 e a seguire ne prossimo triennio.

Le linee guida sono state sintetizzate come segue dal Direttore scientifico che presiedeva l’Assemblea :

[stralcio dal dibattito e dall’intervento conclusivo di Gabriella Valera]

“A conclusione di tutto vorrei sottolineare che dalle azioni sinora realizzate (giornate di studio, Summer School, incontri con la città, conferenze, workshop) sono emerse delle linee direttrici ben chiare, che sono insieme metodo e contenuto, vista la modalità di lavoro che punta sui paradigmi del fare e del pensare: in termini di formazione  per i giovani si tratta di “designing” per una visione strategica nella preparazione alla soluzione di problemi e alla gestione della propria sfera di lavoro.

1) la direttrice Giovani/Cultura/Istituzioni si risolve nella continua ridefinizione dei termini coinvolti, e in particolare, per questo nostro 2019, il termine istituzioni sarà nel nostro focus.

Ma già si era fatto cenno in passate edizioni delle giornate di studio al tema “come lavorano come pensano  le istituzioni”, e poi alle “istituzioni in rete”,  giocando sul termine rete e anche su quello di istituzione. Avevo proposto la questione di una sorta di “trasparenza burocratica” che è ossimoro significativo di una storia e di un presente, ossimoro che emergeva anche dai nostri incontri “Sguardi dalla città”.

2) la direttrice giovani/cultura/ cittadinanza, con il tema forte della cittadinanza dei”minori” (era diventato per noi figura di ogni relazione di cittadinanza concessa o negata ai – per qualsiasi motivo-  “minori” (comprese le minoranze)

3) il tema della città/cittadinanza: Città come spazio delle relazioni di cittadinanza è diventato in alcuni dei workshop precedentemente svolti e nel corso di conferenze/giornate di studio/ summer shool anche un tema fortemente orientato alla questione del dialogo e della dialogicità: Il diritto al dialogo è anche diritto ad uno spazio (fisico, concreto, di accoglienza, di relazione) in cui il dialogo sia possibile.

4) per quanto riguarda il diritto al dialogo (tematica portante di due progetti che il Centro supporta scientificamente, facendoli suoi), questo ha dei profili più squisitamente filosofico-giuridici oltre che filosofico-politici: si tratta della differenza fra diritto di  (diritto positivo oggettivo) e diritto a (diritto positivo soggettivo)

5) Entrare nella complessità: come intreccio di storie disciplinari (paradigmi del pensare e del fare) che evidenziano le crepe e le emergenze nelle singole pratiche, offrendo le proprie competenze. A partire da un confronto con la complessità in fisica

6) La direttrice europea: non solo per la preparazione di richieste di finanziamento ma anche per capire e mostrare cosa significa il nostro modo di affrontare i problemi nelle istituzioni europee e verso altri giovani.

7) Dialogicità, linguaggi: dalla neurolinguistica attraverso la linguistica e verso l’intelligenza artificiale con la sua interna storia linguistica”.

Su questa sintesi si è registrato un impegnativo consenso, che prefigura un incontro sulle tematiche proposte e soprattutto sugli aspetti trasversali e da “nuovo paradigma scientifico” che li riguardano, coinvolgendo il comitato scientifico e i gruppi di lavoro che si andranno formando a partire proprio da queste linee guida e dalle azioni che dovranno essere realizzate.